Nazisti al Polo

Tra il 1940 e il 1945 l'Artico fu il teatro di una guerra poco nota: la cosiddetta Guerra Metereologica, combattutta fra le potenze dell'Asse e gli Alleati a colpi di basi meteo sparse per tutto il territorio artico.
I protagonisti di questo misterioso conflitto furno pattuglie di coraggiosi scienziati alla ricerca di dati e previsioni meteo per pianofocare al meglio le strategie belliche.
E' in questo contesto che si inserisce la vicenda della stazione tedesca Haudegen insediata nell'isola di Nordaustlandet nell'arcipelago delle Svalbard e ultima unità combattente del III Reich ad arrendersi il 9 Settembre 1945, ben quattro mesi dopo la firma della resa della Germania. Edificata a mezzo chilometro dalla costa la stazione ospitava una squadra di specialisti capitanati dal geografo Wilhelm Dege i quali trascorsero un intero anno in stato di isolamento esposti a temperature proibitive e costantemente minacciati da possibili attachi di orsi polari e dei militari Alleati.
Dedge e i suoi colleghi trasmisero costanti bollettini fino al Maggio 1945 - da li a poco la Germania avrebbe firmato la resa incondizionata - dopodichè equipaggiati di una sola piccola imbarcazione fluviale e senza più possibili contatti radio tentarono invano di lasciare la base. Passati altri quattro mesi con il costante pensiero di dover riamnere in quel territorio selvaggio a vita. Finchè il 9 Settembre la Blasel, un'imbarcazione battente bandiera norvegese approdò sull'isola. Una volta a terra il capitano familiarizzò con i militi prima di rivelare loro - non senza timori - la vera natura della propria missione ovvero farli arrendere e riportare tutti gli uomini indietro.
Udite quelle parole Dadge incaricato del comando operativo della base estrasse dalla fondina la pistola d'ordinanza ed esclamò "con questo mi arrendo...". A quel gesto seguì la resa formale di tutta l'unità militare, l'ultima del III Reich a consegnarsi alle potenze vincitrici.